Veronica Frosi – HANDBIKE
“Non abbatterti ma abbatti … naturalmente i problemi”
Veronica Frosi,
Veronica Frosi, 20 anni, sta frequentando il primo anno di Università nella facoltà di “Comunicazione e media contemporanei per le industrie creative”.
La sua è una storia un po’ particolare, fin da piccola, essendo seduta su una carrozzina, ha sempre dovuto combattere per ottenere ciò che desiderava.
L’arte è sempre stata, insieme alla fisioterapia, la sua migliore amica e grazie a questa grande passione è riuscita a migliorare sempre di più, fino ad arrivare all’obiettivo di tenere in mano una matita e disegnare (non a caso sceglie poi di frequentare il liceo artistico).
Si ritiene una ragazza sportiva e ama tutto quello che è sport: dallo sci (che pratica saltuariamente) al calcio che invece segue solo in tv o allo stadio. In questi ultimi anni si è appassionata al ciclismo, o per meglio dire al paraciclismo.
Nel 2017 conosce un grande sportivo e un personaggio pubblico (nonché il suo idolo): Alessandro Zanardi. Ci dice che la vicenda di come è arrivata all’incontro con lui è molto lunga da raccontare, ma sottolinea come per lei questo incontro è stato folgorante, così come anche per lui da quanto ha raccontato.
Qualche mese dopo il loro incontro, Zanardi ha dato vita ad un progetto denominato “Obiettivo3” e lei è la prima atleta, oltre che la più giovane, ad entrare a farne parte. Si tratta di un progetto che punta a far praticare qualsiasi disciplina sportiva a persone disabili fornendo loro gli ausili e gli strumenti necessari.
Da quel momento la vita di Veronica è cambiata. Sportivamente, infatti, è stata Campionessa Italiana di Crono nel 2018 e Vicecampionessa nel 2019, la più giovane partecipante al Giro d’Italia Handbike e la più giovane handbiker a livello europeo.
Anche nella vita di tutti i giorni si sente meglio, i parenti, i professori, gli amici la trovano più aperta, più solare e più sicura. Chissà forse, ci dice, ha trovato la medicina che nessun medico fino ad ora le aveva mai prescritto: lo sport.
In prima persona è stata spesso aiutata e supportata da volontari e quindi riconosce l’importanza di aiutare il prossimo. Appena compiuti i diciotto anni, decide di diventare volontaria della Croce Rossa Italiana.
Dopo il corso di formazione ed il test finale, diviene ufficialmente “volontaria” e opera nella sezione di Parma. Nell’ambito di questo incarico si occupa di organizzare la logistica dei mezzi della Croce Rossa per gli spostamenti di persone con varie difficoltà; gestire dell’aspetto di grafica della CRI di Parma (ad esempio creare attestati di partecipazione); preparare gli zaini di primo soccorso; e, saltuariamente, mi occupo del centralino (gestione delle richieste e delle informazioni ecc.).
È felice di aver iniziato questa esperienza perché le insegna sempre qualcosa di nuovo sia dal punto di vista tecnico-operativo sia da quello umano.
Era alla ricerca di metodologie e/o tecniche che potessero aiutarla ad uscire da certe situazioni di imbarazzo o di panico, in occasione del pre-gara o nella gara stessa. Con LA PELLE AZZURRA spera di riuscire a trovare la sua arma vincente e sfruttarla in ambito sportivo per raggiungere buone performance.
Si dichiara convinta che alla fine di questo percorso condiviso con La PELLE AZZURRA sarà pronta per le nuove sfide che il suo sport le metterà davanti.
In generale questa esperienza oltre che migliorarla nell’ambito sportivo potrà portarle miglioramenti anche nella vita quotidiana