Guglielmo Capolino – HANDBIKE

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Guglielmo Capolino, da Cagliari, è una persona decisa che non si è mai pentita delle sue scelte nonostante la vita l’abbia messo davanti a uno degli ostacoli più duri da affrontare: vivere con metà del copro “che c’è ma che non comanda più”.
In ospedale, il suo primo pensiero quando ha ricevuto la notizia è “Ok, ma quando esco da qui?”.

È a sei mesi da quel momento che ha l’unico cedimento del suo percorso, quando, dopo essersi trasferito a Milano per la riabilitazione, gli dicono che deve essere operato di nuovo.
Dopo le due settimane di riabilitazione, riprende a lavorare sulla propria indipendenza.

Anche se gli ostacoli sono sempre dietro l’angolo, in questi ultimi quindici anni si è sposato ed ha avuto una splendida figlia, a cui vorrebbe dare un fratellino.
Per lavoro segue la contabilità dell’attività avviata da suo nonno e a chi dice “per te è facile, il lavoro l’avevi già” vuole rispondere “provate una settimana a lavorare con vostro padre, poi ne riparliamo”.

Quando gli è stato proposto di far parte del percorso LA PELLE AZZURRA ha deciso di aderire immediatamente: certe occasioni non passano due volte nella vita e perché lasciarsele sfuggire?

Inoltre, ci dice, in Sardegna per lui è stato difficile trovare un preparatore atletico, figurarsi un coach psicologico che lo potesse aiutare a capire come trasformare la parte mentale nell’atto fisico.

 

Nonostante abbia già fatto dei corsi di auto-motivazione e lavoro su sé stessi, pensa che non si smette mai di imparare. Dopo essere stato lontano dallo sport agonistico per molto tempo, si è reso conto che negli ultimi anni è cambiato parecchio, soprattutto nella sua parte mentale ed emotiva.